domenica 16 marzo 2014

TEATRANTE

A tutte quelle volte
che ascoltavi la mia prosa
e ti nascondevi
trattenendo la parodia
nel grande teatro del tutto
io figurante del niente
a mia insaputa ammucchiavi
gli ultimi abiti di scena
uno ad uno
spogliavi 
dal tessuto damasco
la mia anima 







e raccoglievi le maschere adoperate 
per deridere la vita...







sorridevo
e ti guardavo come fosse la prima volta

tu che entrando nel mio castello di latta
mi portavi  il tuo tesoro
io che schiudevo le tende
e miscredente
guardando i tuoi passi 
pregavo
di poter aprire il tuo cuore

A tutte quelle volte 
che la tua chiara luce è stata faro

A tutte quelle volte
che curiosa, dal palco,  ti ho desiderato
per amore
già dalla seconda scena

e non te lo ho detto...





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