VENERE DI ALABASTRO

venere d'alabastro

riflette Pompei arresa

e

attende mantelli di giunchiglie

piangendo bellezza tirrena

 perlata

d'altero  corporeo collo

proteso verso il cielo

mentre aquile greche

segnano il luogo

del ratto

di sabina

vestale

vinta anch'essa

riesumata anima

da pompeiane macerie

giunchiglie avrai
d'alabastro!



ALBATROS

al tuo sonoro segnale di decollo
non desisterò dal nutrirmi
del tuo sè ultracellulare
alla deriva da pianeti incoscienti
so dove ancorare
ed attendere 

mi nutrirò
del tuo quantico migrare
d'ogni dove ho le coordinate
della tua mente atlantica
e del tuo volo in solitaria
atomiche esplosioni
d'erotismi-esotismi 

mi nutrirò
d'attese d'amore
attesa su attesa
eroica sensuale eroina
sarò tua
tua-a-a-a-a-
urlo cosmico
adesso
attraversa il muro del suono
e brucia le tue ali indaco
cadrai una volta ancora
sul mio umano cuore 

mi nutrirò
di extrasensoriale godimento
e del tuo placentare erotico rinascere

con me... 

 

POTREI MA NON ACCADE

passeggio nel buio

ad occhi chiusi

sonnambula astratta

oltre la cortina

non vedo

passaggi

perchè ci sono tutti

è un mondo aperto

eterno indissolubile

penetrabile

dal pensiero 

ora si

non cado più

potrei

ma non accade...