APPASSIONAT@MENTE by amante inconsueta: INETTE CIME

mercoledì 18 giugno 2014

INETTE CIME

inette cime
stupide di frivole consapevolezze rocciose

spiccano cieli eterni

combattono l'infinito

mentre

il mondo vive

pulsando a cuore aperto
scorrendo il suo sangue

nel tempo

guarda, guarda!!!

ora sembra il ventre di un vulcano in eruzione

mostruoso e maledettamente vero

la tua culla

di nascita e di morte

e di paure consce e inconsce

ti chiedi mai

dove inizia e finisce l'umana fatuità?

io no

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I poeti vivono il tempo di mezzo. Non nascono e non muoiono. Sono testimoni silenziosi dell'esistenza. Vivo alla destra del fiume Piave, vicino a un grande Ponte dove ci fu battaglia. Sono orgogliosa di questo fiume e innamorata di lui anche se non lo sa. L'acqua è il mio sangue e domina nella mia poetica. Quindi, torrenti, laghi, fiumi, mari e oceani sono grandi amici introspettivi. Sono datata ma non ho un'età certa. Potrei avere cent'anni come essere appena nata. Scrivo dall'età di undici anni. Tenevo un diario segreto dove scrivevo quello che sentivo. Era molto segreto anche a me. Ci sono stati momenti di intense indagini alternati a momenti di totale silenzio. Devo sempre innamorarmi di qualcuno e di qualcosa cercando di scovarne i dettagli. La poesia salva la vita. E' un grandangolo sulle cose del mondo e sull'umanità che lo attraversa. Scrivo di tutto, guidata da una antica voce interiore. A volte le mie poesie partono da un incipit ritmico interno; alcune iniziano con un ritmo elevato, altre con un ritmo lento, alcune con chiusure nette e taglienti altre più tenere e docili. A volte cadenzano come nenie. Ho sempre pensato al verso libero, perché se riesci a sentire il momento, vivi. La poesia non si deve domare. E' in quel preciso istante. Poi mai più se non la cerchi tu. Quindi innamoratevi, li c'è la poesia più vera!

ANGELI DEL NOSTRO TEMPO (A JHON LENNON)

Gli spiriti liberi i sognatori di un mondo migliore non hanno mai giocato con le mezze verità il loro pensiero è stato un inciso nel mezzo delle ipocrisie hanno detto, hanno fatto si sono esposti senza vergogna e poi di cosa si dovevano vergognare? di essere nudi e innocenti tra i vestiti di falsita'? Il loro pensiero aleggia di tanto in tanto ritornano facendoci sentire incapaci di ribellione Gli spiriti liberi sono i poeti del tempo gli unici gli unici ribelli in un mondo di morti dentro gli unici ribelli in un cimitero di idee implose Gli spiriti liberi evocano universi d'amore e di comprensione condivisa e tu sei Jhon, il testimone un angelo del nostro tempo ci sussurri che non c'è inferno né paradiso solo l'oggi da vivere, con coraggio !