si dirà
furono venti contrari
a grandi folate spingerli indietro come biglie
con un rinzaffo segnarli il viso
non di allegre fossette né di gote arrossate
bensì di solchi improvvisi
rendendoli dei giovani vecchi
con in mano degli specchi rotti
si dirà
che il futuro smise di promettere
nascondendosi proprio lì
in quelle rotture
fessure, pertugi or ora inaccessibili
a quegli specchi chiedevano
di rivedere ancora i loro sguardi
ma,
vedevano un'occhio, una parte della bocca,
mezza fronte
o solo il mento
o le narici
Dove erano finiti lo sapeva solo Dio
e uno solo non bastava per scovarli
Furono venti contrari
a serrargli le labbra
a farli piombare dentro il cuore
una rapace e acerba rabbia
Non erano destinati al silenzio!
Non erano abituati a tacere!
si dirà
che molti specchi si frantumarono
e che con essi
molti sguardi umani svanirono
ERANO LUCENTI
POI
SPENTE LUCI!
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