martedì 28 maggio 2013

LE MANI DELL'AMANTE



lacerante ricordo
di uno studio
dalla porta socchiusa
dove entrava poca luce
e
un filo di voce vittoriosa
disperdeva l'eco nella stanza

rumori di tele trafugate
odore di tabacco fumato

ricerco tra le sue cose abbandonate
intenerendomi alla vista
di una seggiola che non scricchiola più
di un pennello rotto
di un colore rinsecchito

Come sono tenui le mani dell'amante
e gli sguardi che si disperdono in oceani
pennelli, colori, quadri accesi

che la tela amante sua
non foss'io
quando nel suo piccolo quartiere
mi voleva 
a posare su di un piedistallo marmoreo
avevo freddo
mentr'egli mi consolava
bisbigliando tenere parole

mi parlo nell'anima
chiedendomi
se lui è stato
è esistito....


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